“E’ un fi ume che scorre tra le pietre; le pietre gli rendono dura la vita, non gli permettono di ristagnare, di rodere la terra, di lordarsi di limo. E’ costretto a raggiungere il mare con le acque chiare”

"Viaggio nel Molise" di Francesco Jovine


Il cambio di prospettiva, a volte, permette la meraviglia.
“Occhi oltre le nuvole, buie” cerca di fare pratica dello stupore oltre i limiti possibili. Prende distanza, si nasconde, si perde tra le proprie ombre e le immagini di un viaggio che non è mai esistito.
Un viaggio che non ha mai obbligato lo spostamento da un luogo all’altro. Questo è un viaggio nel paesaggio della meraviglia.
A volte, è necessario nascondersi per vedere oltre. Nascondersi da sé stessi.
“Occhi oltre le nuvole, buie” tenta di essere anche un viaggio sonoro che si perde nel paesaggio intimo. Un non luogo che invita ad entrare nel vuoto più profondo.
Un paesaggio che regala forse una memoria o semplicemente un immaginazione.

Il progetto
“Occhi oltre le nuvole, buie” è un progetto per la realizzazione di una performance tra video installazione, danza, paesaggi sonori e voce.
Nasce come un percorso di approfondimento sulla capacità di stupore nel quotidiano della vita.
“La luce interrompe l’alba”, la performance precedente di una delle coreografe, è stato un primo lavoro nato dalla necessità di osservare con uno sguardo poetico la quotidianità della vita di tutti i giorni. “Occhi oltre le nuvole, buie” tenta dare un approfondimento poetico all’idea di fluidità del perdersi nei paesaggi interni di un “non luogo”.

Crediti
Coreografi a: Alisia Ialicicco, Gisela Fantacuzzi
Regia: Giandomenico Sale
Performer: Gisela Fantacuzzi
Voce OFF: Giandomenico Sale
Video proiezione di: Gisela Fantacuzzi
Musica: Eliane Radigue
Produzione: Frentania Teatri