top of page

collaborazioni

TRUTH ING.jpg

TRUTH-ING (2022)

​

TRUTH-ING è una PERFORMANCE Cross mediale.
Produzione Arterie di e con Monica Ciarcelluti e Gisela Fantacuzzi

Co-produzione Kultivarnica/Sabrina  Zeleznik (Slovenia)

Truth-ing è uno spettacolo sperimentale cross-mediale multilingue (ita/spa/ingl/slo), una co-produzione italo-slovena nata durante il distanziamento della Pandemia 2020-2021.

A partire dalle storie delle Madres y Abuelas de la Plaza de Mayo di Buenos Aires che tutti i giovediÌ€ si incontrano per recuperare l’identitaÌ€ e la veritaÌ€ sui figli e nipoti  scomparsi durante la dittatura in Argentina degli anni Settanta e Ottanta, in maniera del tutto libera e decontestualizzata, ci siamo poste le domande: che vuol dire raccontare una storia con la “veritaÌ€ in bocca”? Se un giorno ti dicessero che non sei tu? Chi sono i supereroi quelli con i superpoteri? Parleremo di storie di adozioni, di desaparecidos e di ritrovamenti, parleremo di eroi che salvano la vita ad altri eroi, storie di resistenza, di heroes de verdad e di identitaÌ€.

L’uso del digitale nello spettacolo segue un doppio binario: uso del video registrato ove  la piattaforma  ZOOM  è trasformata in un piattaforma creativa da un parte e dell’altra con l’uso videocamera in presa diretta in cui la  performer fa vere e proprie incursioni in scena mentre l’attrice-narratrice costruisce la storia attraverso la narrazione orale.

 

Regia e drammaturgia: Monica Ciarcelluti
Performer / Danza : Gisela Fantacuzzi
Digital perfomer: Pierlugi Lorusso
Video-performer: Monica Ciarcelluti, Gisela Fantacuzzi, Carmen Nubla, Rita Mosca
Contributo musicale: Carmen Nubla
Comunicazione: Michela Di Stefano
Fotografia: Mazen Jannoun

​

TRUTH-ING [2022] - Arterie Teatro

borsa 2.jpeg

La lettura della Borsa (2023)

​

Performance di Teatro Oracolare ad personam.
Comunitario, partecipatorio, rituale, immersivo, popolare.

Composizione estemporanea.

​

Dispositivo di partecipazione propri del teatro comunitario, rituale a carattere popolare. In questa versione prende la forma del Teatro Oracolare, che attinge al rituale dell’interpretazione archetipica dei segni proprio del nostro immaginario collettivo. I performers entrano in azione nella situazione che trovano.

Attraverso diverse “incursioni ” propongono il gioco teatrale fuori dallo spazio estetico del palco; quello che succede è una cocreazione che nasce dalla relazione con gli ospiti. Il tempo performativo è dilatato, si esce dalla successione temporale logica, si entra nella dimensione spazio temporale degli eventi “a macchia di leopardo”.

Performance a cura di Caterina Palmucci e Gisela Fantacuzzi.

Regia di Giorgio Degasperi. Produzioni Epiteatro

​

Trailer: Lalettura della Borsa video 1 (youtube.com)

​

La lettura della Borsa – Epiteatro (Ancona)

pinoccio.jpg

Pinocchio Scugnizzo (2018)

Casa circondariale di Larino, detenuti di alta sicurezza.

​

Un viaggio nelle nostre speranze e nelle nostre ambizioni, nei nostri pregi e nei nostri difetti, nella voglia di libertà e nella lotta alle imposizioni della società. Un viaggio magico ma che ha tutto di reale e di attuale.

Tratto da Le avventure di Pinocchio di Carlo Collidi

 

Adattamento scenico e regia di Giandomenico Sale

Movimento scenico e coreografie di Gisela Fantacuzzi

​

Trailer Pinocchio: (20+) Facebook

Frentania Teatri | Teatro in Carcere

Arterie-So-Human-010723-3928-scaled.jpg

SO HUMAN – LA MIA VITA DA PIANTA [2022]

So Human è una PERFORMANCE AUDIO ABITATA digitale.
Produzione Arterie con il supporto Atelier Matta

L’obiettivo specifico è sensibilizzare attraverso l’esperienza con la sinergia dei cinque sensi e l’azione sull’ambiente stimolando il sentimento per l’uomo che sta riflettendo su quale sarebbe l’essenza dell’essere una pianta.

Interagito attraverso la geolocalizzazione, il percorso audio-sonico abitato dai performer sta creando una performance poetica che connette reale e virtuale, attraverso il percorso individuato a seconda del contesto specifico (parchi, centri storici, periferie, luoghi di urbanizzazione).

Lo spettacolo si concentra sull’identità e sulla vita attraverso una riflessione sull’universo vegetale con cui i partecipanti si relazionano in modo attivo. La domanda chiave di partenza è se il partecipante “Si è mai chiesto come sarebbe la vita come una pianta?”. Tra ironia e rappresentazione di sé, i partecipanti danno vita ad un’azione nello spazio urbano tra reale e virtuale.

 

Produzione ARTERIE con il supporto di ATELIER MATTA alta formazione arti della scena
Creators: Monica Ciarcelluti, Michele Cremaschi, Renzo Francabandera
Music and sounds: Vincenzo Scorza
Voices and sounds performers: Mariangela Celi, Ottavia Orticello, Marco Pa
parella, Lorenza Sorino.
Performer/dancers:
Gisela Fantacuzzi, Sabrina Retro Giordano, Elisa Recagni.
Communication: Michela Di Stefano
Photos: Mazen Jannoun

​

SO HUMAN – LA MIA VITA DA PIANTA [2022] - Arterie Teatro

​

​

​

TRUTH ING.jpg

Fatti i funerali tuoi (2023)

​

Perché parlare di morte? Perché è uno dei grandi temi della vita su cui difficilmente si discute. Forse è l’ultimo vero tabù rimasto nella nostra società. Anche se sta emergendo sempre più il desiderio di avere luoghi e momenti per condividere esperienze e scambiarsi idee al riguardo. Insomma, affrontare l’argomento. Perché la morte non è un evento marginale della nostra esistenza, vita e morte fanno parte della stessa medaglia e ciascuno di noi prima o poi la incontrerà sulla propria strada.

​

Fatti i funerali tuoi è l’occasione di far entrare in contatto diretto le persone con il momento di dar loro l’ultimo saluto.

 

Performance realizzata a Mairana 857, Merano. Nell'ambito del Festival REVOLUTION, che la morte ci trovi vivi. (2023)

​

Collettivo EPITEATRO (Ancona)

Epiteatro è un aggregato di persone che attuano dispositivi teatrali in forma di arte transitiva..

epiteatro.eu

​

​

Dónde estás .jpg

Donde estas? (2020)

video performance Argentina - Italia

​

Perché? Dove sei"
Dove sei? è la domanda che attraversa l'opera, l'insistenza nel sapere dove. È un lavoro di domande senza risposte. Si tratta di un lavoro nell'ambito dell'Isolamento Sociale Preventivo e Obbligatorio. Un lavoro nel contesto storico di pandemia, non ancora pubblicato (presentato in anteprima solo in proiezione privata).
Ontologia dello zoom
Tutto questo lavoro con lo zoom ci porta all'ipertesto, dove la sequenza predeterminata, la definizione di inizio e fine, l'idea di unità o totalità di una narrazione. Ciò consente esplosioni di testo e potenzialità inaspettate. Un testo esploso in immagini anch'esse esplose. Se l'intertestualità è la relazione che un testo mantiene con altri testi, contemporanei o passati, "Dove sei" collega un testo (oggetti reali, virtuali, ideali), con un contesto (concepito anche come testo), che scolpisce l'opera, la scolpisce.
Prendiamo lo zoom come campo di finzione possibile e, come in un gioco di scatole cinesi: la finzione dentro la finzione. Essere su zoom non è solo una questione tecnica. Influisce sul nostro modo di stare al mondo. Essere n
el Zoom è un modo di stare nel mondo e di abitarlo, oggi. Presenza e necessità di localizzazione
 

Concept: Adriana Barenstein (Arg)

bottom of page